Cosa sono i collant?
I collant sono un accessorio atto a corredare il guardaroba di una donna.
In termini più semplici, si tratta di particolari calze realizzate in nylon, che come guanti, cappelli, sciarpe e foulard, utili a coprire diverse parti del corpo, servono principalmente a proteggere dal freddo la parte bassa dell’addome, le gambe e ovviamente i piedi, anche se le loro finalità di utilizzo possono essere diverse.
Non a caso, i collant si usano anche per attività sportive, in ambito medico (ad esempio, per chi soffre di disturbi inerenti la circolazione sanguigna o gonfiori di gambe e caviglie), ma nella maggior parte dei casi vengono utilizzati semplicemente come accessorio di moda.
Spesso capita di confondere i veri collant con altri accessori di moda femminile simili. Dunque, se avete deciso che le calze da acquistare dovranno essere dei collant, prestate molta attenzione ad alcuni aspetti che li caratterizzano fortemente:
- I collant, per essere definiti tali, devono ricoprire l’intero piede, compresa la punta delle dita (se il piede rimane scoperto è probabile che si tratti di leggings, anche se realizzati nello stesso materiale con cui vengono realizzati i collant).
- La seconda caratteristica, che distingue i collant da altri accessori simili, è quella di arrivare a coprire fino al bacino.
- Infine, un collant deve essere rigorosamente realizzato in nylon velato, in modo tale da non essere confuso con un’altra tipologia di indumento utile a coprire arti inferiori e bacino, come la calzamaglia.
Collant in nylon
La maggior parte dei collant è realizzato in nylon.
Questo è un materiale polimerico sintetico ricavato dalla lavorazione del petrolio, attraverso un particolare procedimento, dove le molecole di petrolio subiscono una suddivisione, per poi essere ricostruite e formare delle grandi catene, dalle quali si ottiene la fibra tessile chiamata nylon.
Il processo di realizzazione di questo materiale polimerico prevede diverse fasi, le sintetizziamo con un piccolo elenco:
- La prima consiste nella sua fusione a temperature non inferiori ai 300°C.
- Il prodotto fuso viene filtrato ed estruso, così da ottenere le cosiddette bave, che costituiscono il filo di nylon.
- Queste ultime vengono raffreddate con aria umida, lubrificate e successivamente unite tra loro, tramite un getto d’aria.
- Nella fase finale i filati di nylon vengono avvolti in apposite bobine.
- Una volta ottenuto il materiale base per la tessitura dei collant, questo deve subire ulteriori trattamenti, prima di poter essere utilizzato nella realizzazione del prodotto finito. La stiratura è uno di questi: essa consiste nel tendere il filo di nylon sulle stesse bobine dove è stato avvolto, per renderlo piatto e sottile.
- Successivamente viene effettuata la testurizzazione, utile a conferire elasticità e volume al filo di nylon. Questo trattamento può essere ottenuto tramite due metodi. Il primo è chiamato testurizzazione a falsa torsione (al nylon vengono conferiti elevato volume, buona elasticità, ma poca trasparenza). Il secondo metodo prende il nome di testurizzazione a torsione completa, tramite il quale, il nylon ottiene bassa elasticità e volume ridotto, a vantaggio di un’elevata trasparenza.
- Tuttavia, l’elasticità fornita dai procedimenti di testurizzazione, non è sufficiente a rendere il nylon pronto per essere utilizzato nella realizzazione dei collant, ragion per cui, durante il loro processo produttivo, viene aggiunta una certa quantità di elastam, che conferirà al prodotto finito i requisiti di elasticità, comfort ed aderenza, nonché adeguata vestibilità.
In seguito ai trattamenti di cui abbiamo parlato, il filato di nylon è pronto per diventare collant.
Come sono fatti i collant
La lavorazione del collant avviene mediante apposite macchine, che rispetto al passato hanno la capacità di intrecciare tipologie di filato diverse. Grazie ad esse sarà possibile applicare sulle calze particolari rifiniture, come disegni, cinture ed eventuali rinforzi.
I macchinari usati per la realizzazione dei collant sono rigorosamente gestiti da computer (dalla progettazione all’ottenimento del prodotto finito), ciò significa che ogni singolo passaggio del processo produttivo è costituito da operazioni effettuate con estrema precisione.
I collant sono accessori di moda realizzati industrialmente e, come tali, sono prodotti in grandi quantità e necessitano di essere realizzati celermente. Non a caso, le macchine utilizzate sono in grado di produrre un consistente numero di maglie, tessendo circa 1,5 milioni di punti in un minuto.
Alcune macchine, tra le più attuali, riescono addirittura a gestire contemporaneamente modelli diversi di collant, in svariate taglie. In sostanza la precisione e la celerità sono alla base del processo produttivo dei collant.
La lavorazione dei filati di nylon viene effettuata in ranghi circolari ed essa fa si che sul collant risultino delle righe orizzontali. Queste possono essere più o meno visibili, a seconda della qualità del filato e dell’attenzione con la quale viene effettuata la lavorazione. In altre parole, maggiore è la qualità del filato, accostata ad un’accurata lavorazione e minore sarà la visibilità delle righe sul collant.
Solitamente, un comune collant viene realizzato utilizzando due tipi di maglia, ovvero quella liscia e la micromesh.
- La maglia liscia viene utilizzata esclusivamente per realizzare le parti più in vista del collant, ovvero le gambe.
- La maglia micromesh è molto utile per realizzare le parti del collant più soggette a rottura o sfilatura, come la mutandina e le punte dei piedi.
Dunque potete ben dedurre, che la lavorazione in micromesh prevede un tessuto, molto più resistente di quello a maglia liscia, ma allo stesso tempo meno gradevole alla vista (presenta una trama a nido d’ape) ed anche per questo motivo utilizzato per la realizzazione delle parti meno in vista del collant.
Considerando sempre che i fattori di precisione e celerità sono alla base della realizzazione di collant a livello industriale , in tempi più recenti sono stati applicati dei processi di lavorazione che prevedono la tessitura, prima ancora dei trattamenti di stiratura e testurizzazione. Questo, grazie all’utilizzo di particolari filati da cui si ottiene il collant, che verrà successivamente trattato per ricevere la dovuta elasticità.
Cucitura, tintura e finissaggio dei collant
Il passo successivo al processo di lavorazione dei filati è quello che porta il collant alla sua forma finale. I filati di nylon lavorati, sono inizialmente dei tubolari aventi forma cilindrica. Questi vengono tagliati all’estremità superiore, in prossimità dell’apertura e cuciti a coppie, così da formare il collant nella sua interezza.
Spesso, nella cucitura tra due tubolari di nylon viene aggiunto un tassello dello stesso materiale, utile a rinforzare il collant nei punti di giuntura. I collant di qualità superiore presentano delle cuciture piatte e degli elementi di rinforzo, utili a rendere gli stessi, esteticamente più gradevoli e confortevoli.
Addirittura, in alcuni modelli di collant molto pregiati non è presente alcuna cucitura nella mutandina.
Una volta effettuata l’impuntura dei due tubolari all’estremità superiore, sarà necessario cucire le estremità opposte, ovvero quelle corrispondenti alle punte delle dita. Anche in questa circostanza, ad una cucitura meno visibile, corrisponde un collant di qualità.
Terminato il procedimento di cucitura, un altro importante trattamento subito dai collant è quello di tintura. Essa serve a dare colore al nylon. Anche in questo caso, più pregiato è il collant e più uniforme può risultare il colore. I trattamenti di colorazione dei collant sono diversi:
- Per i collant che prevedono tonalità chiare, solitamente vengono utilizzate tinture a dispersione.
- Per quelli di media tonalità i coloranti acidi.
- Per i collant destinati a tonalità scure come il nero, vengono utilizzate tinture di complesso metallico.
La tintura è seguita da un ulteriore trattamento, utile a rafforzare il filato di nylon. Stiamo parlando del cosiddetto trattamento di finissaggio, che conferisce maggiore elasticità ai collant. Il fissaggio è l’ultimo trattamento che viene effettuato sui collant, prima di ritenere concluso il processo di produzione.
Questo trattamento consiste nell’inserire i collant in dei supporti metallici della stessa forma di una gamba ed all’interno di particolari camere o di forni, sottoposti a getti di calore, utili a conferire al collant la tipica forma della gamba e del piede. Non tutti i modelli di collant vengono sottoposti a tale trattamento e per tale ragione, quelli non fissati assumono un aspetto molto meno gradevole, anche se in realtà le caratteristiche risultano essere uguali.
Una volta concluse tutte le fasi di lavorazione, i collant sono pronti per essere confezionati e passati alla distribuzione, ma prima ancora di arrivare alla fase di vendita, viene effettuato un controllo di qualità del prodotto, che consiste nell’esaminarli attentamente, per accertare che non siano presenti eventuali difetti e imperfezioni.
Perché i collant si misurano in denari?
I denari, più comunemente chiamati DEN, sono l’unità di misura sia delle comuni calze che dei collant. Tramite essi è possibile definire la pesantezza e la trasparenza. Entrando nello specifico possiamo dire che i denari sono l’equivalente del peso, espresso in grammi, di 9000 metri di filo usati per realizzare un paio di collant.
Volendo fare un esempio pratico, se sopra una confezione di collant trovate scritto che sono di 50 DEN, vuol dire che 9000 metri di filato utilizzati per realizzare quei determinati collant pesa esattamente 50 grammi.
Calcolare il numero di denari di un filo usato per realizzare dei collant è molto semplice, dovrete soltanto rilevarne massa e lunghezza, dividere la prima per la seconda e moltiplicare il risultato per 9000.
Inoltre, se siete a conoscenza del numero di denari di determinati collant e del loro peso effettivo espresso in grammi, avrete la possibilità di risalire con estrema facilità ai metri di filo utilizzati per realizzarli. Vi basterà dividere il valore di 9000 per il numero di denari e moltiplicare il risultato per il peso effettivo dei collant.
Con il numero dei denari, non solo vengono identificati lo spessore del filo e la trasparenza dei collant, ma anche il grado di pressione che questi ultimi esercitano su gambe e piedi. Di conseguenza, ad un numero maggiore di denari, corrisponderà una maggiore compressione esercitata dal collant, alla quale è legata anche una maggiore elasticità.
Dunque, riepilogando, ad un numero maggiore di denari corrispondono maggiore spessore del filo (quindi maggior peso), minore trasparenza, maggior grado di compressione e maggiore elasticità. Al contrario, un numero di denari minore, esprimerà uno spessore ridotto del filo, un peso inferiore, dei collant più velati, minore compressione ed elasticità.
Definizione di DENARI su Wikipedia
Quando sono nati i collant?
L’origine dei collant viene fatta risalire agli Assiri. Fu grazie a questo popolo che cominciarono a svilupparsi i primi indumenti simili a dei pantaloni, vagamente somiglianti agli attuali collant. Questa sorta di pantaloni, dall’aspetto molto simile a quello delle calze, venivano realizzati cucendo tra loro diversi pezzi di stoffa.
In seguito, fu con i Greci che questi indumenti assunsero forme più simili alle calze e da allora, anche altre popolazioni cominciarono a farne largo utilizzo. Ad esempio, i Romani utilizzavano tipologie di calze simili ai collant realizzate in lana, utili a combattere il freddo.
Nel secolo che va dal tardo Medioevo al primo Rinascimento, si cominciarono a realizzare tipi di calze con materiali differenti dalla stoffa e dalla lana. In altre parole, cominciarono a divenire di utilizzo comune le calze in pelle. Queste avevano una linea ancor più simile a quella dei collant ed oltretutto calzavano aderenti alle gambe.
Inoltre, va ricordato che il più delle volte, queste particolari calze venivano realizzate con colori diversi, proprio perché indossare un paio di calze di due colori era sinonimo di finezza, classe e buongusto.
I collant nel 1500 (XVI)
A partire dal 1500 e per tutto il periodo rinascimentale, si diffuse l’utilizzo di collant più leggeri di quelli in pelle, fino ad allora utilizzati. Si tratta delle calze in seta, dapprima realizzate con la cucitura posteriore e successivamente rifinite a maglia.
Nel corso dello stesso secolo, con l’introduzione dei tessuti ricamati, le calze di seta cominciarono ad essere ornate, diventando un accessorio pregiato e di comune utilizzo tra i nobili benestanti. Non a caso, già dalla fine del 1500 cominciarono ad essere progettati e costruiti i primi telai utili alla produzione di calze a livello industriale.
Grazie ad essi ed al miglioramento delle lavorazioni a maglia, si cominciarono a realizzare i primi tipi di calzamaglie, sempre più simili agli attuali collant. Principalmente, la calzamaglia veniva utilizzata dagli uomini e soltanto in un secondo momento (quando le calze divennero un accessorio, prettamente, di moda) divenne un indumento di interesse femminile.
I collant nel 1700 (XVIII)
La moda delle calze femminili tenute in vista non fù proprio immediata, poiché soltanto a partire dai primi del 1700, con l’invenzione e l’introduzione della crinolina: un accessorio appartenente all’intimo femminile e costituito da una struttura simile ad una gabbia, utilizzata per sostenere e dare volume alle gonne.
A quel punto le donne cominciarono ad utilizzare delle calze bianche sopra il ginocchio, sostenute da giarrettiere.
I collant nel 1950 (XX)
Con l’introduzione dei pantaloni lunghi le calze da uomo tenute a vista entrarono in disuso, divenendo definitivamente una prerogativa delle donne, anche se si dovette attendere oltre la metà del ‘900 per vedere realizzati i primi veri e propri collant: verso la fine degli anni ’30 venne effettuato il processo di sintetizzazione del nylon e alla fine degli anni ’50, negli Stati Uniti d’America furono inventati i moderni collant, che vennero immediatamente prodotti in grandi quantità, a livello industriale.
La rapida diffusione dei collant dagli anni ’80
I moderni collant da donna ebbero ancor più successo grazie all’introduzione di un nuovo capo di abbigliamento: la minigonna. Negli anni ’60 riscosse un enorme successo, sia in Italia che negli altri paesi occidentali.
L’evoluzione dei collant continua negli anni ’80, quando entrano in scena le autoreggenti, successivamente arricchite con attraenti ricami, adatti ad esaltare le linee sensuali di una donna.
Con l’introduzione dell’elastam nel processo produttivo dei collant, questi fanno il salto di qualità acquisendo maggiore elasticità e divenendo molto più resistenti di un tempo. Per non parlare delle cuciture, totalmente inesistenti nei collant di ultima generazione, molto più funzionali comodi e gradevoli da indossare, rispetto ai vecchi modelli con cuciture.
Se siete curiosi e volete scoprire di più sulla storia dei collant allora vi consigliamo di leggere Wikipedia, sicuramente ne sa più di noi. Qui il link.
Quale collant scegliere?
Dopo avervi chiarito le idee su cosa sono i collant, come vengono realizzati, quali sono le loro origini e perché la loro misura viene espressa in denari, vogliamo fornirvi dettagliate informazioni sulle tipologie di collant esistenti, così da poter scegliere i collant in base ai vostri gusti ed alle vostre esigenze. La scelta è veramente ampia e dipende esclusivamente da ciò che intendete indossare.
Collant Eleganti
Se il vostro intento è quello di mostrare sensualità, nonché la classe e la finezza delle vostre gambe, la scelta non può che ricadere sui collant eleganti. Pratici, comodi, resistenti e di gran classe, che esaltano le vostre forme e soprattutto da accostare all’eleganza del vostro guardaroba.
Tendenzialmente, i collant che donano eleganza, sono quelli trasparenti, ma nulla esclude che anche dei collant coprenti, snellenti o addirittura termici possano donarvi lo stesso tocco.
Collant Snellenti
Quando il problema riguarda i chili di troppo e volete modellare il vostro corpo camuffando gli inestetismi nei punti critici (addome, fianchi, glutei, cosce e gambe), non potete che scegliere dei collant snellenti (o modellanti). Trasparenti o coprenti che siano, i collant snellenti aiutano a contenere le curve di troppo, dandovi la possibilità di indossare i vostri capi preferiti senza alcun timore.
Questo tipo di collant ha il compito di delineare la forma fisica desiderata, tenendo nascoste il più possibile le imperfezioni. Addirittura, alcune tipologie di collant snellenti hanno la capacità di contenere in maniera estrema, fianchi, glutei e cosce, facendovi apparire come una perfetta silhouette.
I collant snellenti, non si limitano a coprire le imperfezioni e gli inestetismi, infatti diversi modelli sono in grado di fornire un effetto riposante, donandovi comfort in ogni momento della giornata, stimolando la circolazione sanguigna delle vostre gambe e facendovi arrivare a fine giornata senza avvertire quella spiacevole sensazione di pesantezza.
Il sollievo ed il benessere che avvertirete alla fine della vostra giornata sono dati da una sorta di massaggio, risultante dall’azione di compressione dei collant sulle gambe.
Oltre a contenere le curve di troppo ed avere un effetto riposante, i collant snellenti sono in grado di agire anche sugli inestetismi dati dalla cellulite. A tal proposito, come nel caso dell’effetto riposante, l’azione contro la cellulite è data dalla compressione graduata esercitata dai collant su cosce e glutei, unitamente allo sfregamento della pelle con le calze.
L’effetto anticellulite dei collant snellenti è una valida alternativa nel caso di inestetismi di lieve entità e comunque, pur sempre un rimedio per contrastare la cellulite in modo naturale.
In conclusione, possiamo affermare che i collant snellenti non sono affatto antiestetici, pur facendo parte di una categoria dedicata alla cura degli inestetismi. Al contrario, sono molteplici le possibilità di trovarne modelli dallo stile accattivante, con sensuali rifiniture in pizzo ed in varie tonalità di colore.
Collant Coprenti
Per le donne che non amano tenere le gambe in bella vista, ma allo stesso tempo adorano sfoggiare i loro collant preferiti, i collant coprenti sono la soluzione più adeguata. Si tratta di una tipologia di collant con misure al di sopra dei 20 denari.
I collant coprenti, non solo soddisfano i vostri gusti estetici, ma sono degli ottimi accessori, adatti ad ogni situazione quotidiana. Un ottimo alleato contro il freddo invernale, perché realizzati con filati di nylon molto spessi, di elevata elasticità e molto resistenti.
Pur essendo coprenti, e non mostrando la stessa sensualità che può offrire un paio di corrispettivi collant trasparenti, restano sempre di gran classe e con un tocco di eleganza (soprattutto se di colore nero), ma riescono ad essere anche sbarazzini e frizzanti, se scelti in tonalità accese.
Collant Termici
La parola stessa lo spiega alla perfezione. Sono dei collant che riescono a mantenere il calore corporeo, senza mai lasciare le vostre gambe al freddo, anche nelle situazioni più estreme.
I collant termici sono coprenti e sono adatti per voi donne che soffrite particolarmente il freddo. Ma sono una scelta valida anche se avete deciso di trascorrere una splendida vacanza sulla neve o ancora, se preferite andare a sciare.
Essendo coprenti, i collant termici non hanno lo stesso impatto visivo di quelli trasparenti, ma comunque sia, possono essere utilizzati sotto dei comuni pantaloni, delle gonne o degli abiti particolari (grazie alle loro gradevoli tonalità di colori), rimanendo una valida alternativa ai tradizionali collant coprenti, durante le fasi più rigide del freddo invernale.
Collant Resistenti
Uno dei più grandi problemi a cui un paio di collant può andare in contro è quello inerente la fragilità. Nella maggior parte dei casi, i collant realizzati in filato di nylon tendono a danneggiarsi a causa di smagliature, buchi e strappi. Non a caso, da diverso tempo a questa parte sono state cercate svariate soluzioni, nell’ambito della produzione di collant resistenti, spesso con risultati positivi.
Una di queste è quella dei collant realizzati con l’aggiunta di elastam, ovvero una fibra sintetica utilizzata per rendere i tessuti più elastici e resistenti agli strappi.
I collant con elastam, contenendo filato elastico, tendono a strapparsi meno, riducendo l’effetto smagliature e quello dei buchi. Sono adatti ad ogni situazione e grazie ad essi non dovrete più correre il rischio di rovinare i vostri collant appena acquistati.
Un’altra soluzione adatta a conferire maggiore resistenza è quella della trama ad esagono. Grazie ad essa (utilizzata per la parte della mutandina) ed al filato elastico, i collant acquisiscono eccellente resistenza.
Collant Particolari
Esistono dei collant particolari che si distaccano da quelli più tradizionali, non solo per qualità, resistenza, elasticità e comodità di utilizzo, ma soprattutto per il loro lato estetico. Dunque, se state cercando dei collant con fantasie che vi distinguano da ogni altra donna, sappiate che ne esistono di vari tipi.
Da quelli a tinta unica, ma con colori accesi e sgargianti, a quelli con stampe di ogni tipo (a macchia di leopardo, a rombi, a quadrati, a strisce ed a pois) che si adattano alla perfezione con i vostri capi di abbigliamento, nonché con i vostri accessori, donandovi un tocco di originalità.
Si va dai modelli adatti per andare a lavoro, per le uscite di svago e per le serate importanti.
Il mondo dei collant particolari con tonalità sgargianti e con stampe non si ferma a quanto abbiamo detto. Infatti, da alcuni anni a questa parte, sono stati proposti collant dai temi bizzarri e stravaganti ed allo stesso tempo interessanti. Si tratta di particolari collant, sui quali a far da padrone sono delle stampe che richiamano vere e proprie opere d’arte.
Dunque, se siete alla ricerca di un qualcosa che vada ben oltre il tradizionale, ma che si discosti anche da ciò che viene definito insolito (come una paio di calze dai colori accesi o con scritte), questi collant sono ciò che fa al caso vostro. Perfetti per occasioni fuori dal comune, come feste particolari, ma soprattutto adattabili a capi d’abbigliamento altrettanto insoliti.
Collant Trasparenti
I collant trasparenti sono chiamati anche collant velati e comprendono tutti quelli con meno di 20 denari. Sono i più tradizionali, ma non per questo meno interessanti rispetto ad altri modelli già descritti. Anzi, si può affermare che si tratta dei collant più sensuali ed eleganti che vi siano in circolazione.
Su questo tipo di collant la scelta è abbastanza ampia. Quelli trasparenti dal colore neutro sono adatti nel caso abbiate la necessità di nascondere alcune imperfezioni, specialmente durante la calda stagione, dove di solito si usa stare a gambe scoperte, magari indossando un paio di comodi shorts.
Nonostante ciò, prestate sempre molta attenzione a questo tipo di collant, in quanto ne esistono delle varianti dall’effetto lucido e opaco. Dunque, evitate assolutamente quelle lucide e se proprio volete scegliere tra le due, optate per le opache, molto più accettabili.
I collant trasparenti di colore nero sono sempre la scelta più azzeccata. Adattabili ad ogni tipo di abbigliamento, eleganti ed allo stesso tempo sensuali e di gran classe. In qualunque circostanza vi troviate, non vi faranno mai sfigurare.
In tempi più recenti, le nuove tendenze nel settore della moda (soprattutto quella giovanile) hanno portato alla creazione di nuovi collant trasparenti, dai diversi colori o addirittura fantasia.
Invece, se siete alla ricerca di collant che donino eleganza raffinata, non potete far altro che scegliere quelli velati con ricami. I più indicati per gli appuntamenti di un certo tipo, magari con il vostro partner.
Collant alla Parigina
I collant alla parigina sono delle particolari calze che coprono le gambe fin oltre le ginocchia, senza però coprire tutte la cosce. A metà strada tra i famosi gambaletti e le calze autoreggenti, ma non sono ben viste da tutte le donne.
Per alcune risultano eccessive, addirittura volgari e prive di senso, altre le ritengono un accessorio molto interessante.
Dunque, indipendentemente dai vostri gusti e dall’opinione che potreste avere sui collant alla parigina, il consiglio che vi diamo è quello di indossarle accostandole al giusto abbigliamento. Inoltre, possiamo dirvi che conferiscono un tocco particolare al vostro aspetto, sono facili da accostare a diversi capi d’abbigliamento, sono un accessorio molto cool ed infine, pur non sembrando all’apparenza, tengono al caldo.
Di contro va detto che tendono ad evidenziare il giro coscia e possono essere indossate solo da donne che hanno gambe relativamente magre e sottili.
Le calze alla parigina possono essere indossate anche sopra un paio di tradizionali collant, giocando sul contrasto di colori.
Il loro abbinamento più adeguato è quello con la minigonna, ma anche con degli shorts e dei mini abiti. Infine, ricordate che non vanno indossate con pantaloni lunghi o jeans, in quanto venendo coperte, se ne perderebbe l’effetto.
Altri interessanti consigli nell’abbinare le calze alla parigina al giusto abbigliamento riguardano l’età. Se avete un’età inferiore ai 30 anni, allora potete optare per una gonna corta con pieghe e calze alla parigina colorate.
Per donne con più di 30 anni, il consiglio è quello di indossare delle calze alla parigina in accostamento a degli shorts oppure ad una minigonna, scegliendo calze con colori scuri.
Fate molta attenzione anche alle scarpe da indossare con questo tipo di calze. Sono assolutamente sconsigliate le scarpe con i tacchi, a meno che non si tratti di un sandalo con tacco quadrato e basso. Invece, si adattano molto bene i mocassini o gli stivali bassi.
I classici collant neri
I collant neri sono da considerare la soluzione più adeguata ad ogni circostanza.
Trasparenti, coprenti, termici o snellenti, sono adattabili ad ogni tipo di abbigliamento, contesto e soprattutto stagione. Tuttavia è bene prestare attenzione ad alcuni preziosi consigli, utili alla scelta del vostro paio di collant neri, in base alle diverse circostanze che vi si potrebbero presentare.
In primo luogo fate attenzione al numero dei denari. Se la stagione e le temperature ve lo consentono, cercate sempre di non superare i 40 denari, rimanete su dei collant che abbiano uno spessore medio. Inoltre, qualunque sia il contesto, optate sempre per dei collant modellanti, così da esaltare maggiormente le vostre forme e coprire le curve di troppo.
Infine, scegliete sempre modelli con finitura opaca.
Essa rende molto di più rispetto alla lucida, in quanto conferisce eleganza e classe. Invece, nel caso di temperature più rigide optate per dei collant coprenti ed anche in questo caso non esagerate con lo spesso, mantenetevi tra i 60 e gli 80 denari, in modo tale da conservare un certo stile.
Quando indossare (o non indossare) i collant?
In quali contesti e in abbinamento a cosa indossare o non indossare i collant?
Qualunque donna si è posta questa domanda almeno una volta nella vita ed a tal proposito, capire quali sono i contesti che richiedono l’utilizzo dei collant, nonché con quali capi di abbigliamento e accessori vanno abbinati è di importanza fondamentale ed anche se al giorno d’oggi, la maggior parte delle giovani ragazze li considera un accessorio fuori moda, in alcune occasioni, il loro utilizzo è d’obbligo o quantomeno vivamente consigliato.
Quella del colloquio di lavoro è una delle circostanze in cui sarebbe opportuno indossare i collant, anche se al giorno d’oggi molte donne tendono ad evitarli, presentandosi senza le calze.
Il motivo per il quale sarebbe giusto indossarle sta nel fatto che i collant donano una certa eleganza e accostati ad un abbigliamento degno da colloquio lavorativo, possono dare un’impressione positiva e rilevante ai fini della decisione da parte del datore di lavoro in riferimento al colloquio.
Un look privo di collant, potrebbe risultare inappropriato in un contesto lavorativo di un ufficio, specialmente durante un colloquio di lavoro.
Un altro contesto in cui i collant andrebbero indossati è quello della chiesa. In un luogo di culto è buona norma vestire nel modo più tradizionale possibile e di conseguenza, come per gli uomini è d’obbligo indossare i pantaloni lunghi, anche per le donne utilizzare gonne all’altezza delle ginocchia insieme ai collant è di fondamentale importanza, nel rispetto del luogo sacro in cui si trovano.
In alcuni contesti, come quelli delle cerimonie, non è d’obbligo l’utilizzo dei collant, anche se in alcuni casi è consigliato utilizzarli. Essere impeccabili nell’aspetto durante un cerimoniale di matrimonio o un ricevimento nuziale è ciò che tutti desiderano.
Per tale ragione i collant rappresentano ciò che fa la differenza, in quanto riescono a conferire un tocco di eleganza e raffinatezza, in un contesto come quello del matrimonio.
In caso di freddo, i collant risultano essere un accessorio di fondamentale importanza ed a tal proposito, collant di cotone o di lana sono la soluzione ideale per combattere al meglio le basse temperature.
Collant trasparenti, coprenti, modellanti, nonché di vari colori, a strisce, a pois o con particolari stampe, non fa differenza ed accostare una gonna adeguata ad un bel paio di collant, durante la stagione invernale, non può che essere una buona soluzione per vincere il freddo ed al contempo assumere un aspetto di classe ed eleganza.
Infine, va detto che non sempre è opportuno indossare i collant.
Ad esempio, se avete deciso di mettere ai piedi dei sandali, i collant sono assolutamente da evitare, meglio calzare le scarpe a piede nudo.
Quando indossate gli stivali alti è bene utilizzare collant velati a pois o neri senza alcun richiamo. L’abbinamento tra collant e colore della pelle, può sembrare un aspetto non tanto rilevante, invece è opportuno evitare tonalità contrastanti, cercando un colore che si intoni abbastanza bene alla propria pelle.
Infine, quando si indossa un abito nero è consigliabile utilizzare dei collant trasparenti, con un basso numero di denari. Al contrario, se l’abito è colorato, si consigliano collant neri con maggior numero di denari.
Come riconoscere collant di qualità?
La qualità è considerata una delle caratteristiche più importanti che i collant devono detenere, affinché questi possano durare più a lungo nel tempo sansa rovinarsi e subire danni.
I collant di qualità sono facilmente riconoscibili al tatto. Infatti, come già detto, quelli con elastam e trame esagonali risultano essere più elastici e resistenti.
Un altro parametro utile a determinare la qualità dei collant è la cucitura. Non a caso, meno visibile risulta essere quest’ultima, tanto maggiore sarà la qualità dei collant.