Cos’è il Kapok?
Il kapok è una fibra tessile naturale estratta dalla maestosa pianta “Ceiba pentandra”.
Per toccare con mano questa meraviglia “hi-tech” che la natura ci offre da secoli, potevamo andare in Indonesia o in alcuni Paesi africani, ma la cultura Maya è sempre stata molto vicina all’albero del kapok e quindi, avviciniamoci per un attimo alla sacralità di questo vegetale.
I Maya hanno sempre rispettato il kapok in quanto ritenevano che le anime dei morti, arrampicandosi su questa pianta, avrebbero raggiunto il cielo.
D’altro canto stiamo parlando di un vero e proprio gigante delle foreste pluviali tropicali che può raggiungere anche i 60 – 70 metri di altezza.
La Ceiba (nome un po’ più da intenditori) per i Maya era presente sia nel mondo alto, in quello medio e in quello sotterraneo.
Ritenevano che stesse al centro della Terra e, infatti, ancora oggi le moderne popolazioni indigene spesso lasciano l’albero di kapok isolato in segno di rispetto (quanto dovremmo imparare dalle altre culture in termini di rispetto verso la natura).
La fibra di Kapok
La fibra di kapok protegge i semi di questa pianta ricoperta di grosse spine e che ha una fioritura dalla profumazione non troppo gradevole.
Negli ultimi anni, la ricerca chimica ha sviluppato numerose fibre con caratteristiche formidabili in termini di performance e di comfort, ma troppo spesso ci si dimentica che la natura ha già compiuto tutta questa ricerca ed è in grado di offrirci soluzioni inaspettate.
La fibra di kapok ha infatti caratteristiche sbalorditive:
- Galleggia, viene spesso usata anche per fabbricare boe di galleggiamento;
- E’ la fibra naturale più leggera in assoluto. Si tratta di una fibra cava e quindi risulta essere 6 volte più leggera del cotone. Contiene al suo interno circa l’80% di aria. Immaginiamo quindi quale può essere il suo potere isolante con una densità di 0,35 g/cm3;
- E’ molto lucente: viene anche chiamata “cotone serico”;
- Non si utilizzano fertilizzanti o pesticidi nella coltivazione della pianta;
- Essendo una fibra che ha una lunghezza compresa tra 2 e 4 cm, grazie ai moderni sistemi di filatura può essere utilizzata in mista con altre fibre, rendendola utilizzabile anche per il settore tessile / abbigliamento;
- Il comportamento tintoriale è ottimo e quindi non crea alcun problema nello sviluppo di affascinanti cartelle colori.
Le caratteristiche del kapok rendono questa fibra isolante, leggerissima ed ecosostenibile.
Caratteristiche del Kapok
Qualità del Tessuto: Le qualità del tessuto possono variare in base alla miscelazione con altre fibre. Esempio: con Elastan o Lycra si guadagna in elasticità. | |
Traspirante | |
Termoregolatore | |
Anti-microbico | |
Impermeabile | |
Igroscopico | |
Elastico | |
Luminoso | |
Morbido | |
Non restringe/scolora | |
Asciugatura rapida | |
Caratteristiche Ecologiche: Le caratteristiche ecologiche del tessuto possono variare in base alle certificazioni tessili o alla miscelazione con altri tessuti. | |
Naturale – Artificiale – Sintetico | N |
Biologico | |
No OGM | |
Biodegradabile | |
Materia prima naturale | |
Materia prima riciclata | |
Estrazione meccanica | |
Estrazione chimica | |
DeTox | |
Risparmio energetico | |
Classe di sostenibilità | A |
Certificazioni Tessili:: Le certificazioni che possono essere assegnate al tessuto, ma che variano in base a diversi fattori: azienda di produzione, brand di moda, miscelazione. | |
Global Organic Textile Standard | |
Organic Content Standard | |
Oeko-Tex | |
Bluesign | |
Global Recycle Standard | |
Plastica Seconda Vita | |
Reach | |
Animal Free | |
Peta | |
VeganOK | |
Fair Wear Foundation | |
FairTrade |
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Abbigliamento in Kapok
Al momento non sono molti i marchi di moda che realizzano abbigliamento in kapok. Per lo più viene usato come imbottitura interna di giacche, piumini e cappotti, soprattutto tecnici.
Il kapok è molto utilizzato anche per realizzare le imbottiture dei cuscini.
Vista la sua sostenibilità ed essendo anche un materiale cruelty free ci auguriamo di vederlo utilizzare sempre più spesso.
Una vetrina dove puoi trovare Marchi di Moda sostenibile, etica e cruelty free garantiti dalla supervisione della nostra associazione:
Come si lava il Kapok?
L’impatto ambientale di detersivi per il bucato e detergenti per la casa è devastante per il nostro pianeta, quindi consigliamo vivamente l’utilizzo detersivi ecologici.
Per lavare i capi in kapok in modo corretto è necessario leggere con attenzione l’etichetta posta su ogni indumento o tessuto, sia nel caso del lavaggio a mano che in lavatrice.
Lavaggio in lavatrice
Per prima cosa illustreremo la modalità di lavaggio in lavatrice, quella che potrebbe creare più di una problematica, se non si osservano alcune precauzioni.
Premettendo che sconsigliamo l’uso della lavatrice per lavare il kapok (salvo specificato nell’etichetta del prodotto), nelle lavatrici moderne è possibile usare i programmi dedicati al cotone, che comprendono un ciclo lungo a 60 gradi e altri a 30 o 40, con durate variabili, dai 30 ai 90 minuti. Per i capi bianchi, non molto sporchi e senza macchie ostinate, il programma ideale è a 40 gradi, utilizzando detersivo ecologico nella quantità indicata sulla confezione, in base alla portata della lavatrice, considerando un carico pieno.
Il detergente può essere sia in polvere che liquido, anche se quest’ultimo, se applicato direttamente nel cestello insieme ai capi, garantisce una minore usura del tessuto e risultati ottimi. Al posto dell’ammorbidente, versare un pò di aceto bianco nella vaschetta dedicata ai trattamenti finali; il bucato sarà fresco, pulito e morbidissimo, pronto per essere piegato, indossato o stirato.
Per quanto riguarda i capi colorati, è possibile applicare la stessa regola, con l’accorgimento aggiuntivo di lavare nel medesimo carico quegli indumenti dai colori stabili e che sono già stati lavati, senza provocare perdite di pigmento e macchie difficili da gestire.
Lavaggio a mano
Il lavaggio a mano degli indumenti in kapok è consigliato e prevede l’utilizzo di acqua tiepida, con l’impiego di un detergente neutro, specifico per il bucato a mano e possibilmente ecologico. Se i capi sono delicati, sarà sufficiente tenerli ammollo per una mezz’ora al massimo, procedendo al risciacquo sotto acqua fredda corrente; per evitare uno spreco di una risorsa preziosa come l’acqua, è consigliabile non eccedere con il detersivo: in questo modo, sarà più semplice rimuoverlo, utilizzando il quantitativo di acqua minimo indispensabile.
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Domande frequenti
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