Cosa sono le Fibre Sintetiche?
Le fibre sintetiche sono quelle fibre prodotte utilizzando materiali derivati dal petrolio. Vengono spesso confuse con le fibre artificiali, le quali sono comunque create in laboratorio come quelle sintetiche, ma utilizzando uno o più materiali di origine naturale.
Negli ultimi anni le fibre sintetiche hanno conquistato un’ampia fetta del mercato globale della moda, soprattutto grazie al basso costo di produzione ed alla possibilità di “donare” qualità uniche agli indumenti.
Se ad esempio vogliamo creare una fibra impermeabile, se vogliamo renderla più traspirante, o aumentarne la termoregolazione, possiamo farlo grazie alla chimica, creando una fibra che abbia esattamente le caratteristiche richieste.
Una cosa non sempre possibile con le fibre naturali, che hanno da millenni le stesse caratteristiche. Salvo essere miscelati con fibre sintetiche, oppure con l’ausilio delle nanotecnologie, operazioni che consentono alle fibre naturali di ottenere nuove peculiari caratteristiche, oltre quelle già fornite da madre natura.
Quali sono le Fibre Sintetiche?
Le fibre sintetiche derivano per lo più dal petrolio, o meglio da sottoprodotti di questa risorsa terrestre. Esistono in molte varianti e con nomi diversi, ma la cosa che accomuna la maggior parte di esse sono i danni causati al nostro ecosistema.
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Fibre Sintetiche Ecologiche
Esistono fibre sintetiche che contribuiscono all’inquinamento ambientale (la maggior parte) e quelle che invece definiamo fibre sintetiche ecologiche, come Econyl e Newlife, o altre forme di nylon e poliestere riciclato. Ma quando possiamo definire una fibra sintetica come ecologica?
Non c’è una regola a riguardo, ma dal nostro punto di vista le fibre sintetiche ecologiche derivano al 100% da materiali plastici riciclati, reti da pesca, bottiglie di plastica, tappeti dismessi, scarti industriali. A meno che non parliamo di BioPlastiche, ma di questi materiali ne parliamo nella pagina dedicata.
Le certificazioni tessili restano comunque la base di partenza per parlare di tessuti ecologici, indipendentemente dal materiale utilizzato. Una fibra sintetica ecologica deve essere prodotta in Europa, il che implica il rispetto della regolamentazione REACH, e deve essere certificata Oeko-Tex, la quale garantisce che durante la produzione non vengano usate sostanze chimiche tossiche per l’ambiente, o pericolose per la salute umana.
La certificazione PSV Plastica Seconda Vita e quella GRS Global Recycle Standard sono un valore aggiunto alle fibre sintetiche ecologiche, poiché queste garantiscono che il materiale utilizzato per produrre la fibra sintetica sia quantomeno in parte di origine riciclata (moda circolare).
Se da una parte possiamo considerare le fibre sintetiche riciclate più ecologiche, ed anche più etiche poiché non viene sfruttata manodopera a basso costo (a differenza del cotone, ad esempio). D’altra parte queste fibre rilasciano microplastiche ad ogni lavaggio.
Fibre Sintetiche Elastiche
Le fibre sintetiche elastiche in commercio sono chiamate Elastam, Lycra e Spandex, chiaramente tutti sinonimi di una fibra tessile sintetica con proprietà elastiche. Queste sono le fibre sintetiche più usate, a cui difficilmente l’uomo potrà rinunciare non essendoci fibre naturali con simili caratteristiche.
Le forze fanno muovere le cose, ma possono anche allungare le cose, stringerle e cambiarne la forma. Una palla di gomma cambia forma quando si usa la forza per schiacciarla, ma ritorna alla sua forma originale quando si smette di spremere.
I materiali che permettono questa azione hanno le famose “proprietà elastiche”. Sono costituiti da molecole che possono distaccarsi tra loro. Altri materiali, come la plastilina, cambiano forma facilmente quando viene applicata una forza, ma non ritornano alla loro forma originale quando la forza non viene più applicata. In questo caso parliamo di materiali plastici e non elastici.
Quindi, le fibre sintetiche elastiche fanno riferimento a fibre tessili che possono allungarsi senza rompere il tessuto, ritornando facilmente alla forma originale. Queste forniscono a indumenti e accessori il comfort ed il fitting tanto richiesti nella moda.
L’elasticità dei tessuti dipende dalla percentuale di fibra elastica utilizzata durante la tessitura. Maggiore è la percentuale di fibra elastica utilizzata, maggiore sarà l’elasticità di un capo d’abbigliamento.
Le fibre elastiche vengono infatti utilizzate per donare proprietà elastiche a tessuti rigidi, anche ai tessuti di origine naturale come lino, canapa, ramia, etc, miscelandoli con percentuali variabili che solitamente vanno dal 2% al 15% di fibra elastica.
Come nascono le Fibre Sintetiche
Le fibre sintetiche come nylon e poliestere sono sottoprodotti dell’industria petrolifera, a differenza delle fibre tessili naturali come cotone, canapa, seta e lana, che sono estratte da piante, o prelevate da animali. O a differenza delle fibre tessili artificiali, che vengono prodotte utilizzando una materia prima naturale come la cellulosa.
Le fibre tessili sintetiche sono utili, poiché offrono proprietà differenti e migliorabili rispetto alle fibre naturali. Gli impermeabili plastici, ad esempio, oppure le fibre elastiche come Lycra e Elastam, non possono essere realizzati con fibre naturali.
Il punto di partenza, per la maggior parte delle fibre sintetiche, è un liquido ricavato da sottoprodotti di carbone, petrolio o gas naturale. Il liquido è forzato attraverso i fori sottili di un ugello chiamato filiera. Quando il liquido emerge dai fori viene raffreddato in modo che si solidifichi per formare dei fili sottili. Questi sono filati insieme per realizzare una fibra 100% sintetica, o miscelati con altre fibre per realizzati tessuti misti.
La prima fibra sintetica al mondo, il nylon, è stato sviluppato nel 1938. Lunghe catene di molecole, chiamate poliammidi, vengono create riscaldando una soluzione polimerica a 260° C. Il liquido viene forzato attraverso una filiera ed fili vengono trattati in un bagno di raffreddamento. Successivamente i fili di Nylon sono intrecciati per realizzare tessuti per abiti e altre applicazioni, anche al di fuori della moda.
Abbigliamento in Fibre Sintetiche
L’abbigliamento in fibre sintetiche è composto principalmente da poliestere e microfibre di diverso genere. Parliamo di abbigliamento in poliestere, in quanto è sicuramente il tessuto sintetico più diffuso.
Il poliestere è il risultato di una reazione chimica tra acido e alcol. Il processo di lavorazione varia molto a seconda del produttore, e le specifiche sono spesso tenute segrete a causa della concorrenza tra diverse multinazionali.
Il poliestere è più resistente e duraturo rispetto a molte fibre naturali in commercio. Il poliestere è resistente all’allungamento, al restringimento e alle rughe. Purtroppo mantiene anche le caratteristiche “tipiche della plastica”, non è traspirante e non è adatto nei mesi estivi.
La scienza ha comunque brevettato tessuti tecnici in microfibra molto traspiranti.
Le fibre sintetiche sono facilmente “curabili” e mantengono bene le forme anche dopo diversi lavaggi, oltre ad asciugare rapidamente. Dal momento che sono create chimicamente, le sostanze tossiche utilizzate durante i vari processi produttivi possono causare irritazione e diventare causa di disagio per la pelle.
Domande frequenti
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Dove posso acquistare le fibre sintetiche?
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