Dalla collaborazione tra oltre 20 realtà, nasce il Movimento Moda Responsabile (MMR)
A 10 anni dal crollo del Rana Plaza, un gruppo di oltre 20 realtà tra brand, produttori, aziende, cooperative, associazioni e professionisti presenta il Manifesto per la Moda Responsabile:
“Crediamo nella produzione e nel consumo volti alla qualità, più che alla quantità. Crediamo nel valore sociale ed economico come arricchimento del tessuto sociale, attraverso un impegno aziendale che vada oltre la propria struttura. Crediamo nella produzione e nel consumo il più possibile rispettosi dell’ambiente. Crediamo nell’etica come sinonimo di responsabilità a livello di diritti umani, in tutta la catena produttiva e distributiva.”
Il 24 aprile 2023, a 10 anni esatti dal crollo del Rana Plaza – un complesso manifatturiero di otto piani in Bangladesh dove persero la vita 1134 persone, la maggior parte di queste occupate nella produzione di capi d’abbigliamento per grandi marchi di moda occidentali e senza avere alcuna tutela -, nasce il Movimento Moda Responsabile (MMR).
Il movimento ha avviato il primo passo per creare un’industria della moda responsabile, accessibile e riconosciuta.
Il lancio del Manifesto per la Moda Responsabile rappresenta solo l’inizio di questo percorso, poiché è fondamentale sottolineare l’urgenza di un cambiamento nell’industria della moda a beneficio del pianeta e delle persone.
L’unione di intenti nasce dalla consapevolezza dell’impatto negativo che la filiera moda ha sull’ambiente e sulla società, con l’obiettivo di creare un sistema che affronti il settore moda in modo critico e propositivo.
Il movimento partecipativo intende diffondere il Manifesto per portare avanti tre intenti principali:
- Per le aziende: promuovere la trasparenza e le buone pratiche, aiutando le imprese a capire come ridurre il proprio impatto ambientale, introducendo pratiche virtuose per un impatto sociale positivo, attraverso delle linee guida concrete da poter applicare alla propria impresa, nonché tramite il buon esempio;
- Per le istituzioni: promuovere il senso di responsabilità, unendo le voci di produttori e consumatori per acquisire maggiore forza e poter quindi proporre nuove norme a supporto del percorso verso la sostenibilità;
- Per le persone: promuovere la consapevolezza, il pensiero critico e il consumo consapevole, oltre a rendere più facile l’identificazione di aziende virtuose e responsabili. I valori fondanti sui quali si basa il Manifesto con il fine di rendere responsabile l’industria della moda sono quattro: ricerca della qualità, creazione di valore sociale, rispetto per l’ambiente ed etica e responsabilità sociale.
Il Manifesto per la Moda Responsabile è nato dal confronto tra oltre 20 realtà:
- And Circular
- Artknit Studios
- Atelier Riforma
- Camilla Mendini, Divulgatrice e Imprenditrice
- C.L.A.S.S.
- Cooperativa Sociale Insieme A R.L.
- Cristiana Crisafi, Vintage Specialist
- Fili Pari
- Green Marketing Agency
- Guya Manzoni, Consulente in ambito moda
- ID.EIGHT
- Lottozero
- Marina Spadafora, Ambasciatrice di moda etica
- Mending for good
- Morgatta, Designer, scrittrice e docente
- Progetto Quid
- Rén Collective
- Renoon
- Rifò
- SEAY
- SeeMe
- Sfashion-net
- Silvia Stella Osella, Consulente creativa e divulgatrice
- Vesti la natura
- Womsh
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