Quando l’abbigliamento è vegan?
E’ indubbiamente la prima domanda a cui dobbiamo rispondere: l’abbigliamento è vegan quando la sua composizione non include materie prime di origine animale e allo stesso tempo non li sfrutta nei test da laboratorio.
La moda contemporanea evidenzia questo trend in forte crescita: rinunciare ai materiali di origine animale (pelle, pellicce, seta, piume, lana) a favore di materiali alternativi come quelli naturali di origine vegetale, ma ancor più spesso sintetici.
Di certo non si tratta solo di “essere vegani” oppure no. Vegan, Cruelty Free, Animal Free .. cambia il termine, ma l’obiettivo resto lo stesso:
- STOP alle fibre tessili di origine animale.
- STOP allo sfruttamento di animali.
Certificazioni per l’abbigliamento vegan
L’abbigliamento vegan donna uomo e bambino, ma anche prodotti come borse, scarpe, sciarpe, cinture e altri accessori di moda possono definirsi tali quando dispongono di almeno una di queste certificazioni tessili:
- People for the Ethical Treatment of Animals (PETA)
- VeganOK
- Lega Anti Vivisezione (LAV)
- Animal Free Fashion
Queste certificazioni non sono assegnate al singolo prodotto, bensì al marchio di moda che lo realizza.
Anche se in alcuni casi, come per Animal Free Fashion, i marchi di moda certificati possono produrre abbigliamento in lana o pelle, ma chiaramente i prodotti realizzati con questi materiali non avranno l’etichetta “vegan”.
Sembra contraddittorio, ma c’è un motivo che vedremo più avanti.
Cosa vuol dire abbigliamento cruelty free?
Abbigliamento vegan e abbigliamento cruelty free sono sinonimi, poiché cruelty free equivale a dire “senza crudeltà”: nel settore tessile la violenza sugli animali è paragonabile a quella attribuita al settore alimentare, ma con la differenza sostanziale “nell’utilità”.
L’umanità non è pronta a rinunciare al cibo animale, ne dal punto di vista logistico ne culturale, e per quanto crudele possiamo considerarlo “razionale”, ma non è affatto razionale vedere milioni di animali chiusi in gabbia solo per vestirci, visto che possiamo considerarla come pura questione di vanità.
Nella moda esistono alternative che non fanno rimpiangere i materiali di origine animale.
Abbigliamento vegan con PETA
PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) è una associazione internazionale che si batte per i diritti e contro lo sfruttamento di animali.
Agiscono attraverso indagini di settore, divulgazione di informazioni e campagne mirate.
I loro sforzi si concentrano in 4 settori specifici:
- Allevamenti intensivi
- Industria del divertimento
- Allevamenti da pelliccia
- Sperimentazione e vivisezione
Acquistare da marchi di moda certificati PETA equivale ad acquistare abbigliamento vegan.
Abbigliamento vegan con VeganOK
VeganOK è una certificazione molto diffusa soprattutto nei prodotti alimentari, ma è possibile trovare questa etichetta anche nella moda.
Da oltre 20 anni il marchio VeganOK si batte per i diritti animali, creando e divulgando informazioni grazie ad una fitta rete di siti tematici, riviste di settore, internet, TV e altri canali di comunicazione.
Acquistare da marchi di moda certificati VeganOK equivale ad acquistare abbigliamento vegan.
Abbigliamento vegan con Animal Free Fashion
Animal Free Fashion è un progetto ideato dalla Lega Anti Vivisezione (LAV) con lo scopo di certificare i marchi di moda che ne fanno richiesta. I marchi si impegnano nel rispettare una serie di requisiti imposti dalla stessa certificazione Animal Free Fashion.
La certificazione Animal Free Fashion utilizza un semplice sistema di rating per valutare i brand di moda, i quali si impegnano a non utilizzare uno o più materiali di origine animale nei propri prodotti.
Qualsiasi azienda di abbigliamento, borse, scarpe o accessori di moda può richiedere una certificazione Animal Free Fashion rinunciando esclusivamente alle pellicce e ottenendo il primo rating di certificazione denominato V (a cui seguono VV, VVV, VVV+).
Man mano che il marchio rinuncerà ad altri materiali di origine animale, otterrà un rating Animal Free Fashion più alto.
Acquistare da marchi di moda certificati Animal Free Fashion equivale ad acquistare abbigliamento vegan.
Considerazioni sull’abbigliamento vegan
Sono tanti i marchi di moda che non possono permettersi di rinunciare a tutti i materiali di origine animale in un sol colpo, di conseguenza il Rating di Animal Free Fashion sembra essere una scelta davvero azzeccata da parte di LAV: incentiva la ricerca dei tessuti alternativi e concede tempo alle aziende per convertire la loro produzione senza stravolgere il business.
Effettuando delle ricerche online, capiamo subito che l’abbigliamento vegan è molto indietro in Italia rispetto ad altri paesi Europei come Germania e Inghilterra, dove la richiesta di abbigliamento vegan è decisamente più alta.
Con questo non vogliamo giustificare chi continua a causare sofferenze per gli animali, ma vogliamo incentivare i consumatori a fare scelte più consapevoli, il resto sarà una piacevole conseguenza dettata dalla crescente richiesta di abbigliamento vegan certificato.
Non limitarti ad acquistare prodotti sintetici o in fibre naturali, ma cerca una delle 3 etichette che ti abbiamo mostrato se vuoi davvero acquistare abbigliamento vegan.
5 motivi per acquistare abbigliamento vegan, anche se sei “onnivoro”
1. Fermiamo Inutili Torture sugli Animali
Allevamenti intensivi sempre più crudeli con i dipendenti di tali attività costretti a diventare assassini a sangue freddo. Possiamo accusare chi lavora per queste aziende, ma siamo certi che la maggior parte di loro cambierebbe lavoro se ne avesse le possibilità.
Gli allevamenti intensivi sono molto peggio dei mattatoi, un inferno per gli animali costretti a vivere la loro breve vita in spazi strettissimi, maltrattati, e infine uccisi brutalmente.
Non crediamo che il mondo sia pronto a rinunciare ai “piaceri della carne”, ma chi continua ad acquistare abbigliamento in tessuti di origine animale potrebbe farne a meno. Semplicemente evitandoli, o ancor meglio scegliendo di acquistare da brand di moda sostenibile che utilizzano tessuti vegani.
E’ fondamentale capire che possiamo acquistare prodotti in materiali artificiali, sintetici, o naturali di origine vegetale, evitando così quelli di origine animale, poiché i tessuti vegani sono talmente all’avanguardia che non hanno nulla da invidiare ai tessuti di origine animale.
Anche se non si desidera seguire uno stile di vita vegano, rinunciare ai materiali di origine animale sarebbe comunque un grandissimo contributo per loro.
2. Vegan è Sinonimo di Ecosostenibile
Pensiamo spesso al collegamento tra le parole “vegan” e “ecosostenibile” e più ci pensiamo più siamo convinti che queste due vadano nella stessa direzione. Le aziende di moda che usano tessuti vegani sono sempre all’avanguardia sotto il profilo dell’impronta ambientale: utilizzano processi di lavorazione ecologici e risorse energetiche da fonti rinnovabili.
La terra è inquinata e non siamo messi bene. Una delle principali cause sono gli allevamenti intensivi di animali, i quali rilasciano nell’aria enormi quantità di gas serra.
Vivere una vita ecosostenibile deve considerarsi come un’obiettivo primario. Tramandare alle future generazioni valori aggiuntivi, oltre quelli che i nostri genitori ci hanno tramandato, poiché 30/40/50 anni fa questi problemi non erano così evidenti come lo sono oggi.
Tutti abbiamo il dovere di non girarci di spalle, essere consapevoli di quello che accade al pianeta è fondamentale, come lo è conoscere le aziende che rispettano l’ambiente e riconoscere prodotti ecologici semplicemente guardando l’etichetta.
Vegan è ecosostenibile, scegliere tessuti vegani e marchi di moda certificati Animal Free, Peta, LAV e VeganOK equivale a inquinare meno.
3. Proviamo i Migliori Tessuti Vegani ed Ecologici
I brand di moda con certificazione Vegan realizzano collezioni di abbigliamento o prodotti di moda utilizzando tessuti vegani ed ecologici. Purtroppo siamo abituati a vedere sempre i soliti tessuti nei negozi di abbigliamento, ma vi assicuriamo che la lista è davvero molto lunga: esistono infatti più di 40 tessuti e materiali vegan sostenibili in commercio:
Tessuti vegani naturali
Escludendo i tessuti naturali di origine animale come lana, seta, pelle, piume, possiamo acquistare abbigliamento vegan realizzato in fibre tessili naturali di origine vegetale: cotone biologico, lino, canapa, ramia, juta.
Tessuti vegani artificiali
I tessuti artificiali sono realizzati dall’uomo partendo da una materia prima naturale e grazie alla scienza riescono a migliorare le già note proprietà dei tessuti naturali. Performance uniche per tessuti come modal, lyocell, bamboo, ricino, mais e orange fiber che sono tutte forme di viscosa.
Tessuti vegani sintetici
Abbigliamento vegan con tessuti sintetici? Si, purchè sia un tessuto certificato a basso impatto ambientale, e solitamente questi sono realizzati grazie al riciclo di risorse. Non che ne esistano tanti, ma qualcosa si sta muovendo verso questa direzione: Newlife, Microfibra riciclata, Econyl.
Alternative vegane alla pelle
Qui si apre un mondo, le alternative alla pelle si stanno evolvendo rapidamente e diventano sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale: Muskin, Fruitleather, AppleSkin, Ligneah, Malai, Mylo, Piñatex, e Rinnova, ma anche il comune sughero e la bioplastica.
4. Stimoliamo lo Sviluppo di Nuovi Tessuti Vegani
Rinunciare ai tessuti di origine animale a favore di tessuti vegani spinge la scienza a delle nuove sfide. Poniamo un esempio pratico prendendo una delle caratteristiche principali della lana: la termoregolazione (capacità di mantenere caldi in inverno e freschi d’estate).
Se la nostra città è molto fredda durante il periodo invernale, dovremmo scegliere dei tessuti adatti a proteggerci dal freddo.
Supponiamo di dover trascorrere gran parte della giornata all’esterno con temperature ben al di sotto dello zero, un lavoro che comporta molti movimenti fisici ci consentirebbe di restare al caldo, ma se fosse un lavoro decisamente statico? Avremmo freddo e bisogno di ulteriori indumenti da indossare, probabilmente un paio di maglie in più oltre ad una giacca pesante.
L’uomo sta rivoluzionando le fibre tessili grazie alla scienza (vedi nanomolecole, tessuti elettronici, etc), e prima di quanto pensiamo potrebbe creare una fibra ecologica con caratteristiche superiori alla lana, una fibra che ci consentirebbe di indossare un solo indumento anche con temperature glaciali.
5. Salviamo l’Umanità da se Stessa
L’industria tessile è la seconda più inquinante al mondo, ma non solo, poiché contribusce alla morte di milioni di animali e di migliaia di esseri umani ogni anno. Sfruttamento sociale, lavoro minorile, sono solo un paio di aspetti negativi della Fast Fashion, una moda che scorre veloce senza più una logica.
Immaginate chi è costretto a lavorare e respirare quotidianamente sostanze tossiche, ma anche chi come noi indossa quotidianamente e per tutta la vita indumenti contaminati.
Le aziende NON attente all’ambiente sono la maggioranza e del tutto fuori controllo, soprattutto nei paesi di sviluppo. I danni causati dall’industria tessile in paesi come Cina e India sono incalcolabili, ed è impossibile non riflettere sul fatto che questi danni ricadranno pesantemente su di noi, anche se distanti migliaia di chilometri.
E’ impensabile attendere che la politica trovi soluzioni “intelligenti” quando siamo noi stessi la soluzione al problema: conosciamo i fatti, abbiamo le informazioni necessarie, dobbiamo solo fare la scelta giusta quando acquistiamo un prodotto, non dovremmo basarci solo sul prezzo, ma essere più attenti nel guardare le etichette.
Acquista online abbigliamento vegan
Acquistare abbigliamento vegan non è solo una scelta personale, bensì un contributo alla salvaguardia di molte specie animali, dell’ambiente e delle future generazioni:
